Una nuova occasione per tutti per scoprire e confrontarsi su come la fotografia può raccontare storie, emozioni e dare vita a incredibili discussioni.
Non perdete l’appuntamento per sabato 11 gennaio 2025 dalle 17:30 alle 19:30 per l’incontro con Karl Mancini, fotografo documentarista che ci racconterà la sua esperienza di fotografo, le sinergie che si creano durante lo scatto e come si mette in gioco quando racconta una storia, mostrandoci infine, gli eventi socio-storici e politici più interessanti che ha vissuto negli anni.
Durante il pomeriggio l’autore presenterà anche il suo workshop “Hisotrias Minimas – La vita attraverso gli occhi” in programma sempre nella nostra sede l’1 e 2 Febbraio 2025. Qui tutti i dettagli del workshop.
Il talk è aperto a tutti, è gradita prenotazione del posto a sedere a info@factory10.it
L’autore
Karl Mancini è un fotografo documentarista italiano che vive tra Roma e Buenos Aires. Ha studiato foto giornalismo a New York presso l’International Center of Photography (ICP).
Da due decenni ha lavorato in oltre 95 paesi, con una particolare predilezione per l’Asia e l’America del Sud, come foto giornalista e scrittore freelance, seguendo eventi socio-storici e politici e concentrandosi su tematiche quali la violenza di genere (a cui dedica il suo impegno da 15 anni), le conseguenze delle guerre, le minoranze, i diritti umani, l’ambiente e le migrazioni.
Il suo lavoro a lungo termine “Vivir para contarlo / Live to tell” sulla violenza di genere e sulla lotta dei movimenti femministi per i diritti umani fondamentali è stato premiato, tra gli altri, al Sony World Photography Award, al Luis Valtueña International Humanitarian Photography Award, al Days Japan International Photojournalism Award, al Gomma Grant, al Photon Award, al Prix Visa del ANI e al Kol- ga Awards, ed è stato selezionato tra i finalisti del prestigioso Alexia Foundation Professional Grant e del Leica Oscar Barnack Award. Nel 2022 e nel 2023 ha ricevuto il prestigioso grant del Pulitzer Center on Crisis Reporting per il suo lavoro a lungo termine “In the name of wellness” e per la documentazione sugli effetti del climate change su ambiente ed esseri umani. Nel 2023 ha inoltre ricevuto l’Environmental Investigative Journalism grant dal Journalism Fund Europe.